lunedì 18 ottobre 2010

Voli low cost: ecco perchè costano poco...

E' curioso: la maggior parte dei quesiti ricevuti alla nostra mail riguardano i voli effettuati con vettori low cost ed in particolare la loro effettiva sicurezza. E' luogo comune che, all'idea di "minor costo" si associ quella di "minor attenzione alla qualità"  che,  in questo caso,   corrisponde altresì alla sensazione di "minor sicurezza".
Non siamo, ovviamente, ente preposto a giudicare i parametri di sicurezza dei vettori,  nè  vogliamo sbilanciarci in un giudizo pro o contro quelli low cost.  Reputiamo però utile fornire con oggettività  e sintesi un elenco delle tecniche  che i vettori "low cost" hanno a disposizione  per conseguire  da un lato un notevole taglio dei costi, dall'altro un buon incremento  dei ricavi.

Come i  vettori low cost riescono  ad abbattere  i costi ed incrementare i ricavi:
- le prenotazioni  sono effettuate via internet. Si riducono cosi  gli intermediari e i  relativi oneri di intermediazione. Allo stesso tempo, con un solo click, l'utente può aggiungere al servizio base quelli accessori quali assicurazioni, imbarco prioritario e franchigia bagaglio extra. Alla regolamentazione in merito a dimensioni e costi per  bagagli  sui voli low cost abbiamo dedicato  un post in passato: in questa sede ricordiamo solo che per ogni bagaglio oltre a quello condotto a mano (sia esso PC, borsetta, pochette...) o ogni eccesso (di peso o dimensione) è previsto un costo aggiuntivo;
- non vengono serviti pasti così come concepito per i vettori di linea. Con i vettori low cost mangia, pagando, solo chi ha realmente fame!!! Questo consente l'impiego di meno personale di bordo addetto al catering, limita i costi di pulizia dell'aeromobile e consente di incrementare ricavi con la vendita, a bordo, di snack e bevande;
- la configurazione del volo dei vettori low cost offre, in genere, maggiori posti a sedere rispetto a quelli della stessa  tipologia  utilizzati dai consueti vettori di linea;
- la piena occupazione dell'aeromobile. Molto raramente infatti un volo low cost parte con meno dell'80% dei posti occupati e ciò  consente di ammortizzare meglio  il costo fisso derivante dall'impiego dell'aeromobile; 
-  i tempi di carico e scarico sono molto rapidi, in media  30 minuti contro i 60 dei vettori comuni di linea. Anche grazie alla politica sui bagagli che incoraggia la tendenza a partire con un solo bagaglio, spesso a mano, le operazioni di carico/ scarico  sono puntuali e permettono al vettore di poter occupare per tempi minimi la pista (premettendo  in termini non tecnici  ma concreti,  che  "occupare la pista" costa!); 
- l'offerta di voli  non prevede operativi in connessione  ma solo  voli diretti fra due scali.  Non vi sono  infatti vettori low cost che effettuano voli in coincidenza e questo  permette di risparmiare sul numero dei  trasferimenti / scarico-carico dei bagagli  verso altri aeromobili;
-  gli operativi spesso  hanno origine e/o destinazione in aeroporti secondari, decentrati, periferici che offrono i loro spazi (anche in questo caso ci venga passato l'impreciso "affitto della pista"!!!) a costi senza dubbio più convenienti. Non solo: spesso per decentrare i loro servizi  e creare flussi turistici in una area che difficilmente si svilupperebbe in tal modo,  i vettori low cost ricevono sovvenzioni e talvolta entrano in partnership con aziende turistiche locali ricavando laute provvigioni su trasferimenti, prenotazioni alberghiere, noleggi auto.
Da non dimenticare inotre che spesso i vettori low cost acquistano grandi scorte di carburante quando il prezzo della materia prima tende al ribasso.

Un dato, al di là di ogni giudizio, per noi, appassionati di turismo, è molto importante:  da uno studio di Hapag Lloyd Express nel 2006  quasi il 60% dei passeggeri low cost ha dichiarato che senza questa soluzione di volo non avrebbe, molto probabilmente, effettuato  il viaggio.